Coin, Francesca (2017) Il crepuscolo delle promesse : Note sull’economia politica della gratuità. Inchiesta, 197. pp. 67-69. ISSN 0046-8819
Abstract
In Italia è in corso il più massiccio processo di sostituzione di forza lavoro retribuita con forza lavoro non pagata dell’epoca recente. Si tratta di un processo creato per molti versi ex lege che fa ricorso alla figura del volontario per aggirare i vincoli di bilancio e i blocchi alle assunzioni nel settore pubblico. Nel pubblico, uno dei più colpiti è il settore dei beni culturali, ma più propriamente bisognerebbe parlare di una pratica che si estende dai beni culturali ai settori della ricreazione, dell’assistenza sociale, della protezione civile e della sanità. È probabile che nei prossimi mesi saremo in grado di osservare la straordinaria entità di questa sostituzione, che a regime dovrebbe fare del lavoro non retribuito un obbligo per molte fasce della popolazione. Il dato preoccupante è la rapida accelerazione della legislazione funzionale a tale processo, che solo negli ultimi mesi ha trovato attuazione nella legge delega n. 106/2016 che rende il servizio civile volontari universale, mentre si postula di renderlo obbligatorio; nella Legge Minniti-Orlando, che tra le altre cose prevede l’introduzione del lavoro volontario per i migranti; nell’alternanza scuola-lavoro prevista all’interno della legge 107 del 2015 (“La Buona Scuola”), che a regime dovrebbe prevedere periodi di stage presso aziende per un milione e mezzo di studenti; nella riforma del welfare che trasforma il sussidio di disoccupazione in una sorta di “patto di servizio” che prevede l’accettazione di stage e tirocini in cambio della possibilità d’accesso all’indennità di disoccupazione; per non citare tutte le disposizioni di legge meno recenti, in base alle quali l’amministrazione pubblica può servirsi di prestazioni erogate a titolo gratuito previa stipula di apposite convenzioni (legge 266/1991).